Un anno di Polo Strategico Nazionale
Il 24 agosto 2022 veniva firmata la Convenzione per l’avvio dei lavori di realizzazione e gestione di Polo Strategico Nazionale. Ad un anno dalla data, ripercorriamo insieme quanto fatto da PSN e i prossimi obiettivi da raggiungere sempre al fianco della Pubblica Amministrazione.
Indice dei contenuti
La costituzione di Polo Strategico Nazionale
Polo Strategico Nazionale nasce il 4 agosto 2022, a seguito dell’aggiudicazione della gara per la realizzazione e gestione dell’infrastruttura ad alta affidabilità, prevista dalla Strategia Cloud Italia, da parte della società partecipata da TIM, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti Equity e Sogei.
La creazione di PSN si inserisce nel piano complessivo di accelerazione della trasformazione digitale del Paese, a garanzia della sicurezza e dell’affidabilità dei dati e per fornire servizi innovativi a cittadini e imprese, come previsto dal PNRR e dagli interventi normativi in materia di infrastrutture digitali.
Il 24 agosto 2022, PSN ha sottoscritto, con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Convenzione per l’affidamento in concessione, per la durata di 13 anni, della progettazione, realizzazione e gestione dell’infrastruttura per l’erogazione di servizi cloud per la Pubblica Amministrazione.
L’attivazione dell’infrastruttura cloud, per ospitare i dati e i servizi critici e strategici delle Amministrazioni interessate, è avvenuta a dicembre 2022, pienamente in linea con i tempi della milestone del PNRR. Acilia e Pomezia nel Lazio, insieme a Rozzano e Santo Stefano Ticino in Lombardia, sono le sedi individuate per ospitare i Data Center e garantire adeguati livelli di continuità operativa, oltre che di tolleranza ai guasti.
Il raggiungimento di questa prima milestone di progetto rappresenta un grande traguardo, frutto del lavoro congiunto del team PSN insieme al Dipartimento per la trasformazione digitale. Una tappa molto importante per la transizione digitale del Paese, un passo fondamentale per tutte le Amministrazioni e per i cittadini.
Obiettivo Cloud
Senza innovazione è difficile poter competere e riuscire a garantire le stesse opportunità di sviluppo. Anche la Pubblica Amministrazione deve saper guardare al futuro predisponendo tutti gli strumenti necessari ad una sua evoluzione.
In questa ottica, Polo Strategico Nazionale si impegna a dotare le Amministrazioni di un’infrastruttura sicura, efficiente e sostenibile, accompagnandole nell’adozione di soluzioni cloud qualificate per la protezione degli asset strategici.
PSN rispetta tutte le caratteristiche di sicurezza definite nella Strategia Cloud Italia, ospitando i propri servizi in centri dati con elevati standard di qualità per quanto riguarda capacità elaborativa, scalabilità, interoperabilità e sostenibilità ambientale.
Gli avvisi per le Amministrazioni
Dall’inizio del 2023, Pubblica Amministrazione Centrale, Locale e Aziende Sanitarie hanno potuto richiedere un finanziamento per avviare la migrazione dei propri dati strategici e critici e servizi a Polo Strategico Nazionale.
Avviso attivazione e attribuzione di 373 milioni e 800 mila euro per la Pubblica Amministrazione Centrale
Dal mese di febbraio fino al 15 maggio 2023, la Pubblica Amministrazione Centrale ha potuto richiedere l’accesso al nuovo avviso promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale, nell’ambito della Misura 1.1 “Infrastrutture digitali”, per migrare in cloud i propri dati e servizi, a partire da quelli critici e strategici, verso il Polo Strategico Nazionale (PSN).
Grazie a 157 milioni di euro del PNRR, può iniziare la migrazione in cloud verso il PSN di oltre 40 Amministrazioni Centrali.
Infrastrutture digitali e abilitazione al cloud per Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere
Dal 15 marzo al 21 luglio, Aziende Sanitarie Locali e le Aziende Ospedaliere hanno potuto fare domanda per i fondi previsti dal PNRR per migrare al cloud nazionale i propri dati, servizi e sistemi informativi, per una dotazione finanziaria complessiva pari a 300 milioni di euro.
Oltre 190 ASL e Aziende Ospedaliere hanno potuto scegliere tra una di queste soluzioni: migrare tutti i dati e servizi verso PSN, migrare dati e servizi verso un’infrastruttura adeguata o una soluzione cloud qualifica, optare per una soluzione mista.
Nuovo Avviso da 280 milioni di euro per la Pubblica Amministrazione Centrale
Dal 3 luglio è stato aperto l’avviso che stanzia, entro il 15 settembre 2023, 280 milioni di euro del PNRR per consentire a 278 Pubbliche Amministrazioni Centrali di migrare dati e servizi verso il cloud di Polo Strategico Nazionale.
I prossimi step
Ad oggi mettiamo in campo infrastrutture e tecnologie sicure, per abilitare la Pubblica Amministrazione Centrale, Pubblica Amministrazione Locale e le Aziende Sanitarie all’innovazione dei servizi digitali.
Tra i vantaggi offriamo alle Amministrazioni ci sono:
- autonomia tecnologica e qualità nei servizi
- efficienza e sostenibilità garantite dai 4 Data Center sul territorio
- innovazione e tecnologia al servizio delle Amministrazioni
- semplificazione nella gestione dei flussi
- finanziabilità e ottimizzazione delle risorse per tutti gli aderenti
Quest’ultimo punto è reso possibile perché parte della transizione digitale può essere finanziabile mediante l’accesso ai fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
I lavori accanto alla Pubblica Amministrazione continuano, così come i progetti per accompagnare la PA verso una transizione al cloud quanto più consapevole.
La prima milestone prevede la migrazione delle prime 100 Amministrazioni entro settembre 2024. I presupposti per rispettare questa richiesta ci sono tutti, considerando che, come evidenziato da Emanuele Iannetti, negli ultimi 6 mesi, moltissime Amministrazioni hanno deciso di migrare al cloud PSN, anche se non titolate a ricevere fondi del PNRR. Probabilmente seguiranno nuovi avvisi sia per indirizzare i soggetti non inclusi nelle prime tre wave, che per assicurare la piena migrazione in cloud a chi ha già aderito.
Questa è la nostra Mission. E il cloud sicuro per l’Italia digitale non si ferma qui.