Polo Strategico Nazionale: in viaggio verso il futuro guidati dal Cloud
300 anni fa le strade erano fatte di terra e per attraversarle utilizzavamo i cavalli. All’inizio del ‘900 iniziarono a diffondersi le macchine ma c’erano ancora moltissimi diffidenti. Henry Ford, imprenditore visionario, tempo dopo, confessò: “Se avessi chiesto ai miei clienti cosa volevano, mi avrebbero risposto: un cavallo più veloce.” La fortuna è che non li ascoltò mai. Ford non inventò nulla ma ebbe un grande merito: individuare uno dei bisogni primari della collettività – spostarsi velocemente e in modo più sicuro – e risolverlo. Nessuno poteva prevedere che quell’invenzione avrebbe cambiato la storia e che avrebbe avuto così tanto successo.
A gettare le fondamenta del cloud negli anni ’60 è stato il professor John McCarthy: non è quindi una rivoluzione dei nostri giorni, ma il progetto di Polo Strategico Nazionale sta scrivendo la storia del Paese, superando ogni aspettativa: ad oggi oltre 300 Amministrazioni hanno già aderito a Polo Strategico Nazionale. Tutto questo solo nel primo anno di vita. Siamo di fronte ad un cambiamento di incredibile portata che ci riguarda tutti. Il progetto fornisce una soluzione funzionale ad un problema collettivo, proprio come la macchina: ogni Pubblica Amministrazione, che aderisce a Polo Strategico Nazionale, sceglie di mantenere al sicuro i dati dei propri cittadini, conservandoli in strutture controllate all’interno del Paese.
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Polo Strategico Nazionale: la soluzione a un’esigenza collettiva
Da un censimento condotto nel 2020 dall’Agenzia per l’Italia digitale è emerso che il 95% dei Data Center, che ospitano le informazioni dei cittadini, è carente in fatto di sicurezza, affidabilità ed efficienza: Polo Strategico Nazionale nasce per questo.
L’obiettivo è quello di dotare la Pubblica Amministrazione di un’infrastruttura ad alta affidabilità, resiliente e indipendente, mettendo in campo tecnologie d’avanguardia. Vogliamo che la tecnologia semplifichi la burocrazia, valorizzi le Amministrazioni e le loro capacità di offrire servizi innovativi.
Il 24 agosto 2022 è stato firmato il contratto per l’avvio dei lavori di realizzazione e gestione di Polo Strategico Nazionale, secondo le caratteristiche di sicurezza e sovranità dei dati definite nella Strategia Cloud Italia. Lo scopo era permettere la migrazione di 280 Amministrazioni entro il 2026; nel primo anno di vita già 312 hanno deciso di aderire, comprendendo portata e valori del progetto. 108 sono, invece, le Amministrazioni che hanno già firmato.
Avvisi e esiti: i successi del progetto
La soluzione a un problema collettivo non sempre viene accolta con un entusiasmo deflagrante: è il caso della macchina, ma non del cloud. Dopo la firma che ne annunciava la nascita, il 10 febbraio 2023 è stato pubblicato il primo avviso. Il progetto era aperto ad una platea di Amministrazioni pilota, che potevano usufruire di un importo totale pari a 373 milioni e 800 mila euro per migrare in cloud i propri sistemi, applicazioni e dati. Oltre 40 Pubbliche Amministrazioni Centrali (PAC) italiane hanno aderito.
Non è tutto: appena un mese più tardi, il 15 marzo, è stato pubblicato un secondo avviso aperto alle Aziende Sanitarie Locali e alle Aziende Ospedaliere per richiedere i fondi del PNRR a supporto della migrazione: oltre 190 tra ASL e AO hanno risposto positivamente.
Il 3 luglio, poi, è arrivato il terzo avviso: i 280 milioni di euro stanziati dal PNRR consentiranno ad altre 278 Pubbliche Amministrazioni Centrali di migrare dati e servizi verso il cloud di Polo Strategico Nazionale. Il numero sale a 312 (tra Pubbliche Amministrazioni Centrali e Aziende Sanitarie), superando ogni aspettativa.
Dal locale al nazionale: il grande protagonista del cambiamento
Polo Strategico Nazionale, forte dei suoi asset tecnologici e competenze, sta già svolgendo il ruolo di principale abilitatore del journey to cloud delle Amministrazioni, raccontando il proprio percorso ad eventi di portata nazionale.
A maggio siamo stati a Itasec 2023, la più grande conferenza nazionale sulla sicurezza informatica, organizzata dal Cybersecurity National Lab del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), con la collaborazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), del Politecnico di Bari, dell’Università di Bari “Aldo Moro” e della Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro”. Paolo Trevisan, CTIO di Polo Strategico Nazionale, ha portato il suo contributo con un intervento dedicato al cloud e alla sicurezza dati.
Ad ottobre abbiamo partecipato al Cybertech Europe 2023, uno dei principali eventi dell’industria mondiale, che permette a esperti del settore e a interessati di approfondire temi come sicurezza informatica, innovazioni tecnologiche, le sfide e le soluzioni all’avanguardia in fatto di protezione di dati.
Abbiamo portato la nostra esperienza sul tema della cyber security, raccontando l’efficienza di 4 Data Center nazionali e del Security Operation Center. Gli sforzi sono orientati a garantire il massimo della sicurezza e, secondo l’Amministratore Delegato Emanuele Iannetti, il livello di protezione “è maggiore se le diverse Amministrazioni sono resilienti”.
A novembre siamo, invece, stati protagonisti del Digital Italy Summit 2023, il maggiore evento italiano sul tema dell’innovazione digitale delle Imprese e della Pubblica Amministrazione. In questa occasione, abbiamo raccontato il nostro impegno per la transizione digitale nella Pubblica Amministrazione. L’adozione di un approccio Cloud First, infatti, permette di fornire infrastrutture tecnologiche autonome, efficienti e affidabili e servizi sicuri, tutelando la privacy dei cittadini. Polo Strategico Nazionale ha raccontato percorsi e obiettivi del progetto “Cloud First”, attraverso le voci di Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato, e Paolo Trevisan, Chief Technology & Information Officer.
Un nuovo counter: il portabandiera degli obiettivi futuri
Il journey to cloud è un progetto serio, un viaggio lungo che abbiamo voluto documentare nel massimo della trasparenza. In homepage si può consultare un counter pubblico che, in tempo reale, riporta tutte le nuove tappe raggiunte: si tratta di un percorso che ci riguarda tutti, un Italy trip per mantenere al sicuro i nostri dati e renderci protagonista del cambiamento auspicato dall’Agenda 2030.
La prima milestone prevede la migrazione delle prime 100 Amministrazioni entro settembre 2024, «I numeri ci dicono che siamo in anticipo. – ha detto Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato di Polo Strategico Nazionale – Secondo i nostri piani avremmo dovuto chiudere l’anno con contratti firmati per 700 milioni di euro. A quanto ci consta dovremmo invece superare il miliardo».
Non ci fermeremo. Questo viaggio è il nostro viaggio: un cloud sicuro per un’Italia (finalmente) digitale.
Costruire, garantire e fornire servizi cloud sicuri per un’Italia digitale
Il progetto di Polo Strategico Nazionale coinvolge un intero ecosistema, dal Centrale al Locale: è per questo che la sicurezza gioca un ruolo fondamentale. Paolo Trevisan, CTIO di Polo Strategico Nazionale, a questo proposito ha detto: “È una responsabilità condivisa. Ci prendiamo cura di tutti i livelli di sicurezza, ma le chiavi di accesso restano alle Pubbliche Amministrazioni; tuttavia, li gestiamo attraverso le migliori tecnologie e sistemi presenti sul mercato per garantire la sicurezza di queste operazioni e consentire alle Amministrazioni di evolvere i propri servizi ai cittadini”.
Parole confermate anche da Emanuele Iannetti, AD di Polo Strategico Nazionale: «Si sono create le condizioni per utilizzare i soggetti internazionali solo laddove non ci siano criticità legate all’uso dei soggetti internazionali. In più c’è la sicurezza garantita dalle tecniche di crittografia. La migrazione è sicura e assicura vantaggi alla PA. Ecco il motivo per cui le adesioni procedono così spedite».
Il cambiamento non può essere ignorato: oggi digitalizzarsi non è più un consiglio ma un’esigenza e le Amministrazioni lungimiranti lo hanno capito bene. Polo Strategico Nazionale non è una scommessa: mantenere al sicuro i dati dei cittadini è un dovere che la Pubblica Amministrazione deve tenere presente sempre.
Agli inizi del ‘900 Henry Ford era di fronte a due strade: comprare cavalli veloci o investire in un settore che avrebbe cambiato il mondo per sempre. Noi non abbiamo questa possibilità: un cloud non sicuro non è una scelta. C’è solo una via: quella di una soluzione nazionale che protegga le nostre informazioni e il nostro futuro.