Cos’è il Cloud Computing e a cosa serve
Il Cloud Computing aumenta la produttività aziendale e velocizza i processi della Pubblica Amministrazione. Capire cos’è, come funziona, quali sono i vantaggi di lavorare supportati dal cloud è fondamentale per vivere appieno la rivoluzione digitale.
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Sicurezza, velocità, efficienza, flessibilità sono solo alcune parole che possiamo usare per il cloud computing. Questo tipo di infrastruttura è la chiave di volta per la condivisione di dati e servizi.
Cos’è il Cloud Computing
Il Cloud Computing – conosciuto anche come cloud – è una fornitura di servizi che permette di archiviare ed elaborare in rete dati, programmi, software o applicazioni. Il cloud è una tecnologia versatile: agli utenti basta una rete internet per accedere a dati o programmi che possono consultare quando vogliono e ovunque si trovino.
Il National Institute of Standards and Technology (NIST) definisce il Cloud Computing come un modello che permette un accesso ubiquo, conveniente e on demand ad un set condiviso di risorse di computing configurabili (quali reti, server, storage, applicazioni e servizi) che può essere fornito rapidamente e rilasciato con il minimo sforzo di gestione o interazione dal provider.
Per comprendere meglio il cloud potremmo paragonarlo all’elettricità: entrambi i servizi sono sempre accessibili e le persone sono libere di scegliere quando usufruirne e per quanto tempo.
Proprio come agli inizi del novecento la scoperta dell’elettricità portò a una rivoluzione industriale, oggi il cloud è il protagonista della trasformazione digitale.
Come funziona il Cloud Computing
Il Cloud Computing funziona attraverso una rete di server connessi in remoto che si trovano fisicamente in grandi data center. Polo Strategico Nazionale, ad esempio, ospita i server nei data center di Acilia, Santo Stefano Ticino, Pomezia e Rozzano.
Gli utenti, grazie alla connessione internet, possono richiedere accesso a dati o programmi ospitati nei data center. La richiesta (input) fa sì che il server cloud corrispondente dia l’accesso alla risorsa (output). Questo scambio di informazioni avviene in pochissimi secondi e permette alle aziende, o alle Amministrazioni, di lavorare in modo snello, efficiente e rapido.
Le tre principali caratteristiche del Cloud Computing
Salvare in cloud dà la certezza che tutti i file siano conservati in un posto sicuro e che siano sempre disponibili. Per questo molte aziende, e ora anche la Pubblica Amministrazione, stanno migrando verso questa tecnologia.
I vantaggi di lavorare supportati dal cloud sono numerosi, ma se dovessimo riassumere tutti i benefici in tre caratteristiche, queste sarebbero: la flessibilità, l’efficienza e il valore strategico.
Analizziamole una per una.
Cloud è sinonimo di flessibilità
La flessibilità è uno dei grandi vantaggi di questa piattaforma IT. Il cloud, infatti, permette a più utenti contemporaneamente di accedere a file, programmi o storage di dati. Tutto questo è possibile perché l’archiviazione non è più locale, quindi sul dispositivo dell’utente, ma “remota”, ossia sui server dei data center a cui tutti gli utenti possono collegarsi. La tecnologia rende così il lavoro flessibile perché si possono consultare documenti, salvare file o avviare programmi senza dover installare nessun software su computer o tablet e senza dover chiedere permessi a nessun operatore. Per accedere ai servizi di cloud, bastano le credenziali date dal fornitore del servizio.
Cloud è sinonimo di efficienza
Scalabilità, computer non appesantiti da file e risparmio. Così il cloud rende il lavoro più efficiente.
Il cloud è un sistema scalabile perché permette di aumentare o diminuire la quantità di risorse in base alle esigenze delle aziende.
La connessione da remoto, inoltre, rende più agevole il lavoro perché elimina il pericolo di perdere file o informazioni. Inoltre, non appesantisce il computer degli utenti, dato che tutte le risorse sono salvate su server esterni.
Le aziende e le Amministrazioni che si avvalgono di sistemi di cloud trovano anche benefici economici perché non devono dotarsi di una struttura proprietaria di server – e della loro conseguente manutenzione – ma possono affidarsi al gestore che è responsabile di questi aspetti.
Cloud è sinonimo di valore strategico
Valore strategico è sinonimo di garanzia. Salvare in cloud porta quasi a zero il rischio di perdere informazioni preziose perché tutti i dati sono ospitati su server che hanno un livello di sicurezza non paragonabile ai dispositivi individuali o aziendali.
Inoltre, con i sistemi cloud, i dati sono sempre disponibili anche in caso di guasti o malfunzionamento di un data center perché le diverse strutture sono collegate fra di loro. Per questo motivo posizionare server in luoghi diversi è una scelta strategica: in questo modo si garantisce il funzionamento del servizio anche nei casi più estremi, come i disastri naturali. Polo Strategico Nazionale, infatti, ha 4 data center, così, anche nelle situazioni più difficili, gli enti statali possono continuare a collaborare. Nessuna Amministrazione resta isolata.
I tre modelli di servizio del Cloud Computing
Sempre più aziende, e ora anche la Pubblica Amministrazione, stanno migrando verso sistemi di cloud. E quando la domanda aumenta, l’offerta si diversifica. Oggi sono disponibili 3 strategie di distribuzione per andare incontro alle specifiche esigenze degli utenti: Infrastructure as a Service, Software as a Service e Platform as a Service. Ogni servizio ha diversi livelli di controllo e flessibilità. Scopriamoli.
1. Infrastructure as a Service (IaaS)
È il modello di servizio che permette il noleggio dell’infrastruttura basilare del cloud: server, reti e spazi di archiviazione. L’infrastruttura cloud viene cucita sulle esigenze aziendali per garantire il massimo controllo di gestione delle risorse informatiche.
2. Software as a Service (SaaS)
Le aziende che scelgono questo modello di servizio non devono gestire o installare l’infrastruttura IT del cloud. Se il modello precedente è quello più personalizzabile, il SaaS è quello più agevole perché si può usufruire di tutti i vantaggi del cloud senza occuparsi della sua parte tecnica. Tutti gli utenti, infatti, si collegano a un’infrastruttura comune gestita però a livello centrale dal fornitore.
3. Platform as a Service (Paas)
È il modello di servizio fatto su misura delle diverse aziende perché amplia il modello IasS con una rosa di servizi. Consente infatti di sviluppare applicazioni ad hoc che potranno essere usate dagli utenti in modo intuitivo. Per usufruire del servizio non c’è bisogno di acquistare hardware o software aggiuntivi perché la parte tecnica è gestita dal fornitore.
I tre modelli di distribuzione del Cloud Computing
Quando si parla di modelli di distribuzione del cloud si fa riferimento alla tipologia di fornitura che può essere pubblica, privata o ibrida.
Il Cloud pubblico è una fornitura di servizi gestiti da un fornitore terzo. Il fornitore mette a disposizione delle aziende i suoi server, lo storage e le applicazioni e si occupa della gestione dell’infrastruttura. Questi sistemi di cloud possono essere gratuiti o a pagamento, ma nessuna azienda ha l’esclusiva per il loro utilizzo.
Il Cloud privato è un sistema dedicato a una sola azienda. I server, lo storage e le applicazioni non sono condivise con altre società. Questo garantisce un totale controllo di gestione, massima privacy e soprattutto massima sicurezza.
Il Cloud ibrido è un mix dei due modelli precedenti. Mette a disposizione delle aziende sia tecnologie che possono essere condivise, sia tecnologie a utilizzo esclusivo di una sola realtà.
Diversi modelli di distribuzione e di servizio con in comune una certezza: il cloud è l’unica tecnologia che aumenta in maniera esponenziale la collaborazione tra reparti aziendali, dipendenti e fornitori, anche a chilometri a distanza. Questa flessibilità, accompagnata dalla sicurezza dell’infrastruttura, porta a un aumento della produttività.
I principi del cloud sono affrontati anche nel percorso di formazione per la PA Business & Culture Enablement. Corsi dedicati ad accompagnare le Amministrazioni nella loro transizione consapevole verso il cloud.